Un monologo interiore in dieci quadri, dal prologo all'epilogo.
Un testo surreale, fortemente introspettivo,
che muoverà nel lettore, tra ilarità e angoscia,
domande esistenziali profonde.
L' attesa di qualcosa o di qualcuno può durare un istante o tutta la vita. "Aspetto". Un refrain che percorre tutto il testo.
E' la vita dell'uomo qualunque, personaggio in attesa di trovare un "senso" alla propria esistenza, nella ricerca di qualcosa che, finalmente, lo spinga al cambiamento.
La stessa sfida che riguarda ognuno di noi.
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Tratto da "un pulviscolo di voci"
prefazione di Davide Ferrari
Il testo di Gianni Caminiti è un incantesimo di cui vale la pena sentirsi parte; le sue parole ci trascinano poco a poco tra le pieghe del nostro inconscio in un dialogo con gli archetipi che hanno fatto, o fanno parte delle nostre vite; per questo le parole che leggiamo risuonano così potenti in noi e ci trattengono in quell’incantamento: una volta iniziata la lettura saremo la cassa di risonanza per far eco a un coro di voci e, fino alla fine e senza sapere da chi sia venuto, ubbidiremo all’ordine di non muoverci in un crescendo di curiosità, attenzione e meraviglia.
I disegni del libro
illustrazioni di Ludovica Porro
I disegni della giovanissima illustratrice Ludovica Porro hanno dato al monologo ulteriore atmosfera surreale.